Pilone Rosaria
Nell”anno acc. 1970-’71 si è laureata con il massimo dei voti e la lode in Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Cagliari, discutendo una tesi in Storia medievale dal titolo “I rapporti tra Pisa e l’Aragona nel secolo XIV” (relatore Prof. Alberto Boscolo).
Nel triennio 1977-80, essendo risultata vincitrice di un assegno ministeriale di formazione scientifico-didattica, ha svolto la sua attività presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Dal 1978 è socio della Società Napoletana di Storia Patria.
Nominata nell’anno 1980 ricercatore confermato nell’ambito del raggruppamento disciplinare 58 (prima disciplina: Archivistica), ha afferito al Dipartimento di Discipline storiche della stessa Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, svolgendo l’attività di ricerca e di didattica presso le cattedre di Archivistica e di Paleografia latina.
Dal 1987 è socio dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana.
Negli anni 1996- 2000, in qualità di supplente, ha svolto il corso ufficiale di Archivistica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Negli anni 1997- 2002, in qualità di supplente, ha svolto il corso ufficiale di Epigrafia e paleografia medievali presso il Corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali della Facoltà di Lettere e Filosofia della Seconda Università degli Studi di Napoli.
Dall’anno 1997 è componente della Commissione istituita con decreto rettorale per organizzare l’Archivio storico dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Nell’anno 1998 è stata nominata consulente tecnico specialistico di Tecnica di catalogazione degli archivi presso il Corso “Addetto alla conservazione beni ambientali e culturali” organizzato in Caserta.
Negli anni 1999 e 2000 ha partecipato ad un ciclo di seminari su Le fonti storiche organizzato presso Dipartimento di Discipline storiche dalla cattedra di Storia moderna.
Vincitrice nell’anno 2000 del concorso, bandito dall’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, di un posto di docente di seconda fascia per il settore disciplinate MSTO-08, dal I gennaio 2001 è titolare dell’insegnamento di Archivistica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della stessa Università.
Dall’anno 2001 è componente del Consiglio della Scuola di perfezionamento in Saperi storici e nuove tecnologie istituita presso la stessa Facoltà di Lettere e Filosofia.
Dall’anno 2001 all’anno 2004 è stata affidataria degli insegnamenti di Archivistica, di Archivistica speciale moderna e contemporanea, e di Organizzazione degli archivi presso il Corso di Diploma universitario in Operatore dei Beni Culturali a distanza del Consorzio Nettuno.
Dall’anno 2002 è componente del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Fonti scritte della Civiltà Mediterranea, con sede presso l’Università degli Studi di Cagliari.
Dall’anno accademico 2003-2004 è componente del Collegio dei docenti del Master di II livello in Biblioteconomia, Archivistica e Metodologia della ricerca istituito presso il Dipartimento di Discipline storiche della stessa Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nel cui ambito svolge anche il corso ufficiale di Archivistica generale e di Legislazione archivistica.
Essendo il suo interesse scientifico rivolto a ricerche di carattere archivistico, paleografico e diplomatistico attinenti alla Campania, ha effettuato le indagini relative ai tre settori in alcuni fondi dell’Archivio di Stato di Napoli, della Società Napoletana di Storia Patria e della Biblioteca Nazionale di Napoli, nonché dell’Archivio di Stato di Salerno, dell’Archivio della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni e del Centro di Cultura e Storia Amalfitana.
In particolare, per il settore archivistico ha rivolto l’attenzione al reperimento di fonti manoscritte riguardanti la città di Salerno e la sua provincia; all”individuazione di notizie cavesi raccolte in alcuni notamenti di notai napoletani; al recupero, attraverso notizie, regesti o edizioni integrali a stampa e su fonti manoscritte, dei fondi pergamenacei completamente dispersi di alcuni monasteri amalfitani; alla ricostruzione, attraverso il materiale cartaceo e membranaceo conservato nel fondo Monasteri soppressi dell”Archivio di Stato di Napoli e sulla base di tre notamenti dell’erudito Carlo de Lellis, del diplomatico del monastero ex benedettino di S. Gregorio Armeno di Napoli; alla integrazione di fonti di età medievale per la storia dei Comuni dell”Irpinia, attraverso lo studio di un manoscritto dello storico Francesco Scandone che, peraltro, rappresenta anche un contributo alla ricostituzione di quel patrimonio diplomatico custodito nell’Archivio di Stato di Napoli e distrutto nel corso dell’ultima guerra; alla ricostruzione della scheda notarile del notaio amalfitano Sergio Amoruso, sulla base dell”unico suo protocollo superstite, conservato nell”Archivio di Stato di Salerno, e di fonti indirette; alla ricostruzione della fisionomia originaria dell’archivio pergamenaceo dell’ex monastero dei SS. Severino e Sossio attraverso un antico inventario conservato nell’Archivio di Stato di Napoli, il cui esame ha sollecitato l’opportunità di offrirne l’integrale edizione critica per chiarire anche tutte quelle problematiche legate alla sua tradizione, alla sua struttura, ai criteri redazionali seguiti e, inoltre, alla sua definizione e datazione; alla schedatura analitica della serie Beneficiorum dell’archivio del Consiglio Collaterale conservato nell’Archivio di Stato di Napoli, con lo scopo di approntare sia un mezzo di corredo archivistico che chiarisca la consistenza, il contenuto e la tipologia della documentazione tramandata, fin’ora corredata soltanto di un indice cronologico parziale, sia uno strumento di ricerca utile per studi di varia impostazione, data l’importanza politica rivestita dall’organo produttore durante il periodo di viceregno spagnolo e austriaco; alla ricostruzione dei registri 58- 62 della Cancelleria angioina che, sulla base delle indicazioni fornite dall’Inventario cronologico-sistematico del Capasso e dello schema delineato dal Filangieri, sono stati recuperati su documentazione tramandata da registri risalenti all’ultimo ordinamento archivistico anteriore all’incendio del 1943, ed attualmente rinvenibile attraverso fonti reperibili presso l’Archivio di Stato, la Biblioteca Nazionale, la Società Napoletana di Storia Patria, ma anche presso l’Archivio di Stato di Pisa tra le carte Bonaini, presso la Biblioteca Angelica di Roma tra le carte di Giovan Battista Prignani e presso la Biblioteca Nazionale di Parigi tra le carte di Lèon Cadier.
A seguito di quanto sopra, si segnala che dopo la ricostruzione del diplomatico del monastero di S. Gregorio Armeno e della scheda notarile del notaio Sergio Amoruso, con l”intento di fornire un ulteriore strumento di sussidio alla ricerca archivistica, ha colto l”opportunità di curare l”edizione critica sia delle prime 45 pergamene inedite (1141-1198) custodite presso la Sezione Diplomatica dell”Archivio di Stato di Napoli nel fondo Le pergamene di S. Gregorio Armeno, tutte stilate in scrittura curiale napoletana, sia del protocollo di Sergio Amoruso.
Per il settore paleografico, ha rivolto la ricerca allo studio dei Diplomi di laurea (secc.XVI-XVIII) rilasciati dall”Almo Collegio Salernitano, attualmente conservati nell”Archivio di Stato di Salerno, ed allo studio della scrittura beneventana nelle sue testimonianze ancora inedite esistenti presso la Società Napoletana di Storia Patria e la Biblioteca Nazionale di Napoli. Per lo stesso settore l”indagine è stata estesa alla scrittura minuscola notarile dell”Italia meridionale ed alla scrittura curiale.
Per il settore diplomatistico, ha rivolto la ricerca a qualche problema di diplomatica minore, come quella comitale esaminata attraverso lo studio dei diplomi di Rainulfo II, conte di Caiazzo.
Attualmente, per il settore archivistico, sta coordinando un progetto di ricerca finalizzato al riordinamento, all’inventariazione ed alla valorizzazione degli archivi secolari della Campania; nel contempo, aderendo alla richiesta del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Bartolommeo Capasso, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e presieduto dal Prof. Mario Del Treppo, sta curando la riedizione dell’opera Monumenta ad Neapolitani ducatus historiam pertinentia, seguendo i recenti e ben noti criteri della critica diplomatistica e corredando l’intera opera di un indice analitico dei nomi di persona, di luogo e delle cose notevoli.
PUBBLICAZIONI
R. PILONE, Diplomi di laurea, Salerno 1981, pp. 52 (Quaderni del Centro Studi e Documentazione della Scuola Medica Salernitana, 7).
R. PILONE, Biblioteca Nazionale di Napoli. Manoscritti per la storia del Salernitano, in “Guida alla storia di Salerno e delle sua provincia”, a cura di A. LEONE e G. VITOLO, II,Salerno 1982, pp. 789-792.
R. PILONE, Biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria. Manoscritti per la storia del Salernitano, in “Guida alla storia di Salerno e della sua provincia”, a cura di A.LEONE e G. VITOLO, II, Salerno 1982, pp. 793-795.
R. PILONE, Scrittura beneventana e scrittura carolina. A proposito di un recente saggio, in “Benedictina”, anno 3O(1983), fasc. 1, pp. 2O3-2O8.
R. PILONE, Le pergamene dell’archivio comunale, in “Appunti per la storia di Cava” curati da A. LEONE, 1, Cava de” Tirreni 1983, pp. 21-25.
R. PILONE, Spunti di diplomatica comitale nella documentazione dell’archivio vescovile di Caiazzo, in “Studi Storici Meridionali”, anno IV (gennaio-aprile 1984), pp.52-6O.
R. PILONE, Frammenti in scrittura beneventana conservati presso la Bilioteca Nazionale di Napoli, in “Samnium”, anno LVII, nn.3-4 (luglio-dicembre 1984), pp. 148-168.
R. PILONE, Prospettive di ricerca sulla scrittura beneventana, in “Frammenti di scrittura beneventana conservati nell”Archivio di Stato di Benevento”, Soprintendenza per i Beni AA.AA.AA.SS. per le Province di Benevento e Caserta, Benevento, Archivio di Stato, gennaiofebbraio 1985, pp. 14-19.
R. PILONE, Notizie cavesi nei “Notamenti dei notai napoletani (secc.XV-XVI)”, in “Appunti perla storia di Cava” curati da A. LEONE, 2, Cava de” Tirreni 1986, pp.47-53.
Gli archivi dei monasteri di Amalfi (S. Maria di Fontanella, S. Maria Dominarum, SS.Trinità (860-1645), a cura di C. SALVATI e R. PILONE, Amalfi 1986 (Centro di Cultura e Storia Amalfitana. Fonti 2), pp. 7O-238.
Le pergamene del fondo “Mansi” conservate presso il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, a cura di C. SALVATI e R. PILONE, Amalfi 1987 (Centro di Cultura e Storia Amalfitana. Fonti 4), pp.24-9O, 174-201 e indice analitico.
R. PILONE, Il diplomatico di S. Gregorio Armeno conservato nell’Archivio di Stato di Napoli. Napoli 1989, pp. 179.
R. PILONE, Integrazioni alle fonti documentarie amalfitane, in “Rassegna del Centro di Cultura e Storia Amalfitana”, anno IX(giugno 1989), n.17, pp.7-39.
R. PILONE, Nuove testimonianze della tradizione manoscritta di Francesco Scandone, in “Samnium”, anno LXII (gennaio-dicembre 1989), 2 n.s., N.1-4, pp.41-98.
R. PILONE, Nuove testimonianze della tradizione manoscritta di Francesco Scandone, in “Samnium”, anno LXIII (gennaio-dicembre 1990), 3 n.s., N.1-4, pp.83-139.
R. PILONE, Gli archivi notarili del Regno di Napoli. Il caso del notaio Sergio de Amoruczo di Amalfi, in “Rassegna del Centro di Cultura e Storia Amalfitana”, N.S. anno I (XI dell”intera serie), dicembre 1991, pp.37-86.
R. PILONE, Amalfi. Sergio de Amoruczo 1361-1398. Napoli 1994, pp. 318
R. PILONE,Le pergamene di S. Gregorio Armeno (1141-1198). Salerno 1996, pp.XX+ 169.
R. PILONE, L’antico inventario delle pergamene del monastero dei SS. Severino e Sossio (Archivio di Stato di Napoli,Monasteri soppressi, vol. 1788), Roma 1999, voll. 4, pp. XI+2170 (Istituto Storico Italiano per il Medio Evo. Fonti per la storia dell’Italia medievale. Regesta chartarum 48-51).
R. PILONE, Guida alla serie “Beneficiorm”. Archivio del Consiglio Collaterale conservato nell’Archivio di Stato di Napoli (1593- 1731), Napoli 2000, pp. VIII + 438 (Pubblicazioni del Dipartimento di Discipline Storiche. Università degli Studi di Napoli “Federico II”, 11).
R. PILONE, I registri della Cancelleria angioina ricostruiti da R. Filangieri con la collaborazione degli archivisti napoletani, vol. XLVII (1268- 1294), Napoli 2003, pp. IX+ 480 (Testi e Documenti di Storia Napoletana pubblicati dall’Accademia Pontaniana).
R. PILONE, L’Archivio Diocesano di Ischia. Contributo alla ricostruzione, in “Miscellanea in onore di Raoul Gueze”, a cura di Roberto Guarasci (Università della Calabria. Dipartimento di Linguistica) (in corso di stampa).
R. PILONE (a cura di), B. Capasso, Monumenta ad Neapolitani ducatus historiam pertinentia. Nuova edizione con premessa e indice analitico dei nomi di persona, di luogo e delle cose notevoli. (in preparazione).